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martedì 1 maggio 2012

SUD AL VOTO/ Dicè (Insorgenza Civile): "Lottiamo per vincere. Non siamo grillini ma i primi anti - sistema!"

Il leader di Insorgenza Civile, Nando Dicè

NAPOLI - “Non siamo grillini ma siamo stati i primi anti sistema” con una battuta si conclude il colloquio con Nando Dicè, Responsabile del movimento politico Insorgenza Civile e Dirigente della Confederazione Duosiciliana, l’organizzazione politica che tenta di unire il variegato fronte meridionalista nella sfida al potere della finanza e dei partiti di questa Italia che piace sempre di meno. L’appuntamento decisivo per la Confederazione e per Insorgenza è quello di Bitonto dove il gruppo politico di recente fondazione, che comprende oltre ad Insorgenza anche i movimenti Italia Prima, Movimento Meridionale e i Comitati Due Sicilie, ha presentato e sostiene la candidatura a Sindaco di Agostino Abbaticchio. Mancano ormai pochissimi giorni alla fine di questa campagna elettorale e solo lunedì si saprà come è andata. Per il momento l’esperienza di Bitonto è soddisfacente per Nando Dicè. “E’ la nostra prima volta come Confederazione Duosiciliana ed è la prima esperienza politica di Insorgenza Civile fuori dai confini della Campania, stiamo andando avanti tutti insieme. Vogliamo dimostrare e – continua Dicè – credo che lo abbiamo dimostrato, che siamo l’unica alternativa meridionalista alla partitocrazia. Siamo alternativi ai poli di Governo e ai partiti meridionalisti che hanno venduto l’anima al diavolo della partitocrazia. I segnali da Bitonto sono incoraggianti. Tutti i giorni il nostro candidato Agostino Abbaticchio va in strada e porta, tra la gente, le nostre proposte per migliorare la città. I militanti della Confederazione sono impegnati tutti i giorni con gli strumenti classici della propaganda, primo tra tutti i comizi e il volantinaggio che ci consente di raggiungere tutto il popolo meridionale”. E Dicè ha le idee chiare anche sul risultato finale di questa sfida mostrando in pieno tutta la sua esperienza politica. “Quando si partecipa ad una battaglia, lo si fa per vincere e non per partecipare. L’obiettivo della Confederazione deve essere quello di superare lo sbarramento ovunque esso sia presente. Nel caso delle politiche si tratta dello sbarramento nelle circoscrizioni. Nel caso delle amministrative lo sbarramento è il numero di voti che consentirà di eleggere un consigliere comunale”. Questa sarà quindi la soglia che determinerà il successo o la sconfitta della Confederazione Duosiciliana a Bitonto. Se Abbaticchio riuscirà ad entrare in Consiglio Comunale si potrà considerare vinta la battaglia. Numerosi sono stati gli spunti della campagna elettorale fermo restando che Insorgenza Civile non si è limitata a sostenere Abbaticchio a Bitonto ma ha condotto offensive mirate su temi ben specifici di cui chiediamo, ovviamente, conto a Dicè. Il primo grande tema è stato quello dell’America’s Cup World Race che si è svolto a Napoli. Insorgenza lo ha ribattezzato subito America’s Pacc e ha denunciato le mancanze amministrative e il mancato raggiungimento degli obiettivi in un dossier che è stato poco rilanciato dalla grande stampa. A quel dossier di Insorgenza sono seguite però le prese di posizione delle associazioni di categoria di commercianti, ristoratori e albergatori che hanno parlato di fallimento dell’evento dal punto di vista del rientro economico che si era immaginato. Le domande di Insorgenza restano sospese. “Ovviamente nessun esponente delle amministrazioni locali hanno pensato di rispondere alle nostre domande politiche e tecniche. Si tratta di una posizione arrogante da parte di una partitocrazia che ha perso il contatto con la città e che sono abituate – dichiara il responsabile di Insorgenza Civile – a fornire risposte di stampo mafioso e a relazionarsi solo con i poteri forti e troppo volte occulti della città e della Regione”. Altro fronte è quello della lotta politica al Governo Nazionale che si avvia ad un estate calda e ad un autunno rovente complici i provvedimenti lacrime e sangue che hanno portato ad uno spaventoso aumento dei suicidi di piccoli e medi imprenditori. “La ricetta è una sola ed è quella che da venti anni andiamo promuovendo come Insorgenza Civile: rottura da tutti i trattati internazionali che condizionano la sovranità popolare e tornare al controllo della sovranità monetaria, unico elemento di forza nel mondo globalizzato dell’euro e dei poteri forti della finanza internazionale”. Due elementi che fanno molto Beppe Grillo, in forte ascesa nei sondaggi anche al Sud. E proprio su questo punto Dicè ha, ancora una volta, le idee molto chiare. “Non abbiamo nulla contro Beppe Grillo, anzi. Lui dice cose che noi da venti anni portiamo avanti. Credo che alla fine Grillo pagherà la scelta di non voler costituire un vero e proprio partito”. L’altra differenza, fondamentale è quella delle risorse. “Grillo ha la forza mediatica ed economica per portare in giro per l’Italia il suo programma e i suoi candidati con poco sforzo mentre noi dobbiamo costruire giorno dopo giorno la nostra forza. Non siamo stati i primi grillini. Siamo stati i primi antisistema e continueremo ad esserlo fino a quando le cose non cambieranno”.

PAOLO LUNA

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