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venerdì 27 aprile 2012

Sarkozy dice no... per il momento (e in pubblico)



PARIGI – C’è chi dice no. E Sarkozy è uno di questi. Il Presidente della Repubblica Francese (ancora per quanto?) ha deciso di non tentare l’accordo con il Front National guidato da Marine Le Pen, uscita dal primo turno delle presidenziali con un notevolissimo 18% di voti. In realtà il rifiuto di Sarkozy non è proprio un rifiuto quanto piuttosto un lieve tentativo di forzare la mano della Le Pen e del suo elettorato. Poco o nulla servirà a convincere la leader della destra francese a dare il proprio voto a Sarkozy ma, a questo punto, il Presidente uscente ha ben poco da perdere. In Francia vige la totale e piena esclusione dal sistema politico della destra dei Le Pen (padre e figlia). Considerati xenofobi, fascisti, nazionalisti e chi più ne ha più ne metta, non sono mai riusciti ad affermarsi alle elezioni legislative per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale che quest’anno si terranno a giugno, esattamente un mese dopo il voto presidenziale. E’ facile comprendere perché Marine Le Pen aveva di che essere lieta la sera del primo turno. Sarkozy per vincere ha bisogno del suo assist. Solo il richiamo di Marine avrebbe potuto portare tutti, o quasi, i voti del Fn all’Ump. Cosa avrebbe dovuto fare Sarkozy? Avrebbe potuto accordarsi pubblicamente per concedere uno o due ministeri al Fn oppure barattare i consensi per le presidenziali con qualche seggio in Assemblea promettendo di sostenere, al secondo turno delle legislative, i candidati della Le Pen. Non ce l’ha fatta. E, salvo colpi di scena dell’ultim’ora, si è condannato a morte. A poco varranno i tentativi di ingraziarsi l’elettorato del Fn con inviti a non demonizzare l’elettorato della Le Pen. Né tantomeno dovrebbe riuscire a competere con Hollande alla sinistra dello schieramento politico. Il primo maggio due saranno le cose notabili da osservare in Francia. Da una parte ci sarà Marine Le Pen che radunerà il suo popolo accanto al bianco vessillo gigliato di Santa Giovanna D’Arco e darà l’annuncio su chi voterà al secondo turno. Dall’altra ci saranno i due candidati all’Eliseo che si sfidano in piazza. Hollande andrà con i sindacati a festeggiare il lavoro di sinistra mentre Sarkozy raccoglierà i suoi elettori in altro luogo per celebrare il lavoro visto da destra. A sera, complice la dichiarazione di Marine Le Pen, ne resterà soltanto uno, come la migliore tradizione cinematografica sugli highlander vuole.

PAOLO LUNA 

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