Periodico di attualità, politica e cultura meridionalista

sabato 31 marzo 2012

Le scuole del Sud paladine dell'open source



NAPOLI - La scuola si confronta con il futuro. Questo il senso della “Smart Education & Technology Days”, iniziativa culturale e didattica che si è svolta, su iniziativa della rivista telematica “Hi Tech Paper.it”,  a Napoli nei saloni della Città della Scienza il 28 e il 29 marzo. Di quali spazi avranno le nuove tecnologie nel mondo della formazione scolastica hanno parlato tre insegnanti, Michele Ioffredo dell’Iti Giordani di Napoli, Gennaro Piro, della Media Marotta di Napoli, e Salvatore Cuomo, del Liceo Manzoni di Caserta che sono stati soprannominati per l’occasione “i tre tenori dell’open source” proprio per l’ampio spazio che hanno lasciato, nelle loro spiegazioni, al tema dei sistemi operativi liberi. Ioffredo ha illustrato alle centinaia di ragazzi richiamati dall’evento, un innovativo modo per emulare una lavagna interattiva multimediale grazie ad un WiiLD OS, sistema che constente di trasformare un semplice proiettore (con l’ausilio di una penna infrarossi, un pc con connessione bluetooth e uno wiimote, controller della Wii Nintendo) in una Lim. Gennaro Piro ha invece esposto come l’utilizzo di open source può contribuire a riutilizzare macchine non più performanti con il mercato che possono essere utilizzate per le esigenze delle scuole primarie consentendo risparmio e qualità dell’offerta formativa. Molto apprezzata la relazione di Salvatore Cuomo che ha presentato Minus, open source elaborato proprio presso il Liceo Manzoni di Caserta. Questo programma consente di gestire in modo efficiente e pratico tutte le esigenze di soggetti privati e pubblici, scuole comprese. Lo sforzo dei tre tenori, condiviso ormai da molti protagonisti del mondo dell’istruzione e della tecnologia, è quello di educare i giovanissimi all’uso dei sistemi non proprietari (come ad esempio Windows e Apple) per favorire la maggiore diffusione possibile di sistemi alternativi altrettanto efficienti. “Da Napoli abbiamo voluto lanciare un progetto che prenderà nome di Rete delle Scuole virtuose, volendo raccogliere in un unico gruppo tutte le scuole italiane che sono intenzionate a seguire il metodo europeo di sviluppo delle tecnologie tramite l’uso di Linux, l’operatore open source che consente di massimizzare l’efficienza delle strumentazioni tecnologiche e, allo stesso tempo, garantire la sicurezza dai virus informatici e un sensibile abbattimento dei costi di gestione dei laboratori informatici” ha dichiarato al Giornale del Sud il professore Cuomo del Liceo Manzoni di Caserta. In questo progetto di sviluppo costante e continuo la scuola può e deve essere coinvolta proprio perché capace di veicolare i messaggi giusti a intere generazioni di futuri adulti. Il viaggio della generazione “open” parte dal Sud.

PAOLO LUNA

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